Basilica-Santuario San Giuseppe da Copertino
Il Santo patrono della città di Osimo
La Basilica-Santuario San Giuseppe da Copertino è comunemente conosciuta come Chiesa di San Francesco, poiché costruita a seguito del secondo passaggio in città del noto Santo di Assisi, avvenuto nel 1220.
Da un punto di vista architettonico la chiesa conserva solo per alcuni tratti l’austera semplicità dell’originario impianto romanico-gotico: tracce dell’antico stile le troviamo ad esempio nei muri perimetrali e nella facciata esterna della chiesa; nel campanile e nella sacrestia.
L’interno della chiesa è stato totalmente rinnovato nella seconda metà del XVIII sec., in occasione della beatificazione (1753) e della canonizzazione (1767) di Frate Giuseppe. Autore dei lavori fu l’architetto romano Alessandro Rossi: a lui si devono la costruzione dell’altare maggiore e delle otto cappelle laterali, l’ampliamento della cupola e la sopra elevazione della torre campanaria.
I lavori terminarono solo nel 1781, quando la chiesa venne dedicata a San Giuseppe da Copertino che da allora venne venerato come patrono della città: dichiarazione ufficializzata nel 1967.
All’esterno, di notevole interesse, il portale di accesso in pietra recante sull’architrave una scritta incisa nel 1796 per volere dell’allora Papa Pio VI, che riporta scritto l’elevazione della chiesa a titolo di basilica minore.
Degni di menzione sono poi le decorazioni interne della chiesa: nella volta a crociera della sagrestia si trovano gli affreschi trecenteschi di scuola giottesca raffiguranti i 4 Evangelisti con i loro rispettivi attributi, oltre a una tela di Ludovico Mazzanti raffigurante “San Giuseppe in estasi tra lo stupore dei confratelli alla vista della Basilica di Loreto”.
Altri affreschi appartengono al pittore novecentesco Gaetano Bocchetti, in particolare: nell’abside “San Giuseppe in gloria con le braccia elevate”; nella cupola “La Beatitudine eterna di San Giuseppe circondato da Santi”; nella parete del contraltare “La partenza di San Francesco dal Porto di Ancona per la Terra Santa”.
Dalla sacrestia si può accedere, tramite una scala, alle stanze soprastanti, dette “camerette”, dove il santo trascorse gli ultimi sei anni della sua vita (1657-1663), in isolamento, studio e preghiera. Qui, come un museo, troviamo diversi oggetti appartenuti al santo: paramenti sacri, capi di vestiario, suppellettili, mobili.
Sotto l’edificio la notevole cripta che accoglie dal 1963, in occasione dei 300 anni dalla morte del santo, il corpo di San Giuseppe, collocato fino a quel momento nell’altare maggiore della chiesa.
Infine, adiacente alla Basilica, l’ampio Chiostro, ambiente all’aperto eseguito anch’esso in uno stile semplice ma elegante.
Curiosità: Nonostante non possedesse particolari doti intellettuali, San Giuseppe da Copertino riuscì per ben due volte, grazie all’intercessione della Vergine Maria, a superare gli esami che lo avrebbero condotto alla vita sacerdotale ed è per questo che gli studenti oggi invocano il suo aiuto di fronte alle prove importanti da superare: moltissime sono le tesi di laurea e i libretti universitari lasciati dagli studenti come ex voto, testimonianze di devozione verso il Santo "protettore degli studenti".
Frate Giuseppe è conosciuto anche come “protettore degli aviatori” in quanto, durante la sua vita, è stato spesso rapito in estasi alla visione della Madonna e si sollevava miracolosamente da terra davanti gli occhi increduli dei suoi fratelli.
Testo: Dott.essa Lorenza Bagnarelli
--Orario apertura del Santuario:
Mattino - apertura ore 06.45 - chiusura ore 12.00
Pomeriggio - apertura ore 15.30 - chiusura ore 19.45
Ingresso gratuito.
--Per informazioni:
Santuario San Giuseppe da Copertino, Piazza Gallo, n.10
Tel. 071 714523
www.sangiuseppedacopertino.net