I più antichi forni d'Europa nel Conero
Un panificio operativo all’alba della civiltà umana, vicino al mare di Portonovo.
Nel corso dell’ultima campagna di scavi, a Portonovo nelle Marche, un team di archeologi ha riportato alla luce 16 forni a pianta circolare, rivestiti di argilla cotta, di diametro variabile dai 1,60 a 1,80 metri, alcuni dei quali con pareti, volta e imboccatura molto ben conservate.Tutti i ritrovamenti, risalenti a 7.000 anni fa, si suppone fossero destinati alla panificazione.Una scoperta eccezionale poichè non si conoscono altri siti con simili concentrazioni di strutture “specializzate” nè in Italia nè in tutta la zona mediterranea. Inoltre, poiché nell'area finora indagata non ci sono tracce di strutture abitative, questo ritrovamento apre il campo a possibili scenari ancora da ricostruire. Il numero così alto di forni, anche ammesso che non fossero in uso contemporaneamente, può far pensare a un luogo utilizzato come punto di riferimento periodico da parte di gruppi che gravitavano nella zona. Inoltre, la presenza in due “forni” di resti umani pertinenti a più individui rafforza ancora di più il valore simbolico di queste strutture, riutilizzate come luogo di sepoltura. “L’ipotesi del “forno da pane” deriva dalla forma bassa della volta, che risulterebbe scomoda per la cottura della ceramica e dall’evidenza che le temperature usate non erano elevate, anche se la conferma verrà da analisi archeometriche che sono in corso su alcuni campioni che abbiamo prelevato.” - precisa Cecilia Conati - “Non escludiamo però che le strutture siano state utilizzate per la trasformazione anche di altri alimenti: il ritrovamento di cereali combusti e di molte macine e macinelli in pietra per noi costituisce un ulteriore indizio in questo senso”. Gli archeologi sono arrivati a Portonovo grazie alla segnalazione di alcuni appassionati locali che nel 1999 contribuirono a localizzare i resti di un insediamento neolitico, riferibile a una comunità di ben 7000 anni fa. Nel 2006, grazie alla Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, furono effettuati alcuni saggi esplorativi diretti dalla dottoressa Mara Silvestrini. Dal 2011, è in corso un progetto di scavo sistematico a cura della Sapienza, guidato dalle professoresse Alessandra Manfredini e Cecilia Conati Barbaro, che ha portato adesso a questo primo traguardo. Un team di archeologi della Sapienza porta alla luce una concentrazione altissima di forni per panificare risalenti al neolitico sul promontorio del Conero.
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Provincia: Provincia di Ancona