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Loreto Experience: viaggio tra fede, arte e cultura

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Loreto
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FEDE E SPIRITUALITÀ

Il Santuario di Loreto è famoso nel mondo perché custodisce la preziosa reliquia della Casa Nazaretana di Maria, la casa dove la Vergine Maria nacque e fu educata e nella quale l’Arcangelo Gabriele le annunciò che sarebbe diventata Madre di Gesù. Secondo la tradizione popolare, la Santa Casa è stata trasportata da Nazareth a Loreto dagli Angeli in volo, nella notte tra il 9 e 10 dicembre del 1294.

La Casa nazaretana venerata a Loreto non è soltanto una “reliquia”, ma anche una preziosa icona di un evento e di un mistero: l’Incarnazione del Verbo per opera dello Spirito Santo.

Entrando nella Santa Casa possiamo leggere le seguenti parole scritte sopra l’altare: ”Hic Verbum caro factum est” (Qui il Verbo si è fatto Carne), per ricordare la venuta di Dio nel mondo degli uomini per la nostra salvezza, nel grembo della Vergine Maria.
Nella nicchia sopra l’altare è posta la veneratissima statua lignea della Madonna col Bambino avvolta nella caratteristica veste, detta“Dalmatica”.

Il Santuario di Loreto è un luogo di culto mariano tra ipiù importanti e frequentati del mondo cattolico, definito da Papa San Giovanni Paolo II nel 1993: “il primo Santuario di portata internazionale dedicato alla Vergine e vero cuore mariano della cristianità”.

La Santa Casa di Loreto è stata la dimora della Sacra Famiglia, modello di ogni famiglia cristiana, per cui è considerata “Casa di Maria, Casa di ogni Famiglia” (Papa Francesco).
La Santa Casa, con le pareti che hanno visto crescere Maria e Gesù, richiama infatti il valore della Famiglia e l’importanza che essa ricopre nella società.
Per questo i fedeli invocano la Vergine Lauretana patrona delle loro famiglie e della loro casa.

La Madonna di Loreto è stata pure proclamata celeste Patrona degli Aviatori e dei viaggiatori in aereo da papa Benedetto XV nel 1920, per tale motivo: "La Vergine Lauretana viene ovunque invocata dai viaggiatori in aereo, in un abbraccio di pace che unisce idealmente tutti i continenti" (San Giovanni Paolo II).

Il Santuario di Loreto, con la sua fama taumaturgica, è un importante punto di riferimento per i viaggi dell’Unitalsi, i pellegrinaggi per malati e infermi che vengono organizzati fin dal 1936. E’ stato visitato, oltre tutto, da innumerevoli Santi e Beati e da PapiLa “Via Lauretana”, inoltre, è un antico cammino spirituale che congiunge Loreto a Roma, frequentato sin dal 1300 da fedeli provenienti da tutta Europa.

Va altresì menzionato il pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto, che dal 1978 si svolge ogni anno nel mese di giugno e rappresenta un gesto di fede popolare molto sentito cui partecipano migliaia di persone, soprattutto giovani.

Le più belle preghiere lauretane:

Preghiera alla Madonna di Loreto

Angelus Domuni

Preghiera per la Famiglia

TESORI D'ARTE

Il Santuario di Loreto, edificato a partire dal 1468, è un insigne complesso architettonico in cui rifulge il genio dei più grandi artisti del XV-XX secolo.

Interno della Basilica
Il Rivestimento Marmoreo della Santa Casa, ideato dal famoso architetto Donato Bramante, è un capolavoro dell’arte rinascimentale del XVI sec.

Ispirato probabilmente all’Ara Pacis romana, sulle sue pareti si snodano superbi bassorilievi celebrativi della vita della Santa Vergine. Questo scrigno di marmo fu voluto da Giulio II che, nel novembre 1507, inviò appositamente a Loreto il Bramante con il compito di compiervi “cose magne e… per disegnare molte opere”. Al suo interno vi è l’umile Casa di Maria. Vi spicca la Statua della Madonna Nera, scolpita su un legno di cedro del Libano fiorito nei Giardini Vaticani; essa sostituisce un’icona più antica distrutta in seguito ad un incendio scoppiato nel 1921 in Santa Casa. La Statua attuale è stata fatta scolpire da Pio XI, che nel 1922 la incoronò in Vaticano e la fece trasportare solennemente a Loreto.

Attorno alla Santa Casa vi sono nove cappelle: sei dedicate ad alcune nazioni d’Europa, le quali parteciparono, anche economicamente, alla loro decorazione ed una affrescata grazie alle offerte dei cattolici americani di lingua inglese. Esse sono un interessante esempio di arte purista e verista dei secoli XIX e XX e confermano la vocazione internazionale del Santuario Lauretano.

Le altre due sono la Cappella del Crocifisso (sec. XX) e la Cappella dei Duchi di Urbino (l’unica rinascimentale), quest’ultima giudicata uno dei capolavori più rappresentativi dell’arte della Controriforma della fine del sec. XVI.
Nelle due navate laterali della Basilica vi sono dodici cappelle. sei per ciascuna navata.
Esse furono realizzate in stile rinascimentale dal Bramante e furono poi trasformate nello stile attuale dall’architetto Andrea Vici (fine sec. XVII).

La più importante è la Cappella del Battistero (la prima della navata sinistra), pregevole opera d’arte realizzata da Tiburzio Vergelli di Camerino negli anni 1600-1607 su commissione del Card. Antonio Maria Gallo di Osimo. La impreziosiscono sulla volta affreschi del Pomarancio.

Il Santuario è un’antologia di arte sacra. Citiamo alcuni capolavori: gli affreschi di Melozzo da Forlì (Sacrestia San Marco - sec. XV), che testimoniano di un uso spettacolare della prospettiva;
di Luca Signorelli, autore degli splendidi Angeli Musicanti di ispirazione botticelliana (Sacrestia S. Giovanni - sec. XV) e di Cristoforo Roncalli, detto il Pomarancio, che decorò la volta della Sala del Tesoro (detta anche Sala del Pomarancio) con affreschi raffiguranti scene della vita della Madonna (sec. XVII).

Di grande impatto scenografico sono i cicli pittorici realizzati da Cesare Maccari (fine sec. XIX inizi sec. XX) per il tamburo e la calotta della Cupola. Il pittore senese raffigurò nel primo la Storia del Dogma dell’Immacolata, proclamato da Pio IX l’8 Dicembre 1854 e nella calotta, attraverso immagini simboliche, le Litanie lauretane, invocazioni alla Vergine Maria.

Inoltre, nella Basilica Inferiore è situata una preziosa statua in terracotta decorata e dorata raffigurante la Vergine Lauretana con dalmatica. Dagli elementi decorativi si presume sia stata realizzata in epoca antecedente al XVI secolo.

Esterno della Basilica

Piazza della Madonna è uno splendido catino rinascimentale.
La facciata della Basilica, che domina il lato Est della piazza, fu progettata dall’architetto Giovanni Boccalini e portata a termine nel 1587 sotto Papa Sisto V.
La abbelliscono tre superbe porte di bronzo commissionate dal Card. Gallo, protettore del Santuario, in vista del Giubileo del 1600. Ciascuna porta è decorata con scene bibliche.
Sul sagrato si ammira la statua di Sisto V (1587), opera dello scultore Antonio Calcagni.

La cupola gigantesca fu voltata da Giuliano da Sangallo in soli 8 mesi, da Settembre 1499 a Maggio 1500. Il campanile (XVIII sec.) fu progettato da Luigi Vanvitelli, il celebre architetto della Reggia di Caserta.

Il Palazzo Apostolico, dalle nobili forme rinascimentali, fu ideato dall’architetto pontificio Donato Bramante. Esso abbraccia la Piazza nei lati Ovest e Nord e ospita il Museo Pontificio e gli appartamenti vescovili.

Sul lato Sud della Piazza vi è il Palazzo Illirico, dignitoso edificio in laterizio ridotto alle forme attuali negli anni 1831-1835. La piazza è impreziosita dalla superba fontana (inizi secolo XVII), opera di Carlo Maderno e Giovanni Fontana.

Museo Pontificio della Santa Casa è situato al piano nobile del Palazzo Apostolico (piazza della Madonna) nel braccio più corto della struttura, detto “Vanvitelliano”, perché il prospetto fu ornato con balaustra e decorazioni, di stile neoclassico, su progetto del Vanvitelli.

Il Museo è stato istituito dalla fine dell’Ottocento con opere d’arte provenienti dalla Basilica o donate al Santuario nel corso dei secoli e che costituiscono un notevole patrimonio sia artistico che di fede.

Tra le opere d’arte esposte spiccano: sette tele di Lorenzo Lotto, la prestigiosa collezione di ceramiche urbinati del Cinquecento, gli arazzi fiamminghi (1620-24) realizzati su cartoni disegnati da Raffaello Sanzio, i cartoni preparatori per gli affreschi della Cupola della Basilica del pittore Cesare Maccari (fine sec. XIX inizio sec. XX). 
Ingresso: Gratuito

Per gli appassionati, suggeriamo una visita all’Archivio Storico e alla Biblioteca della Santa Casa. Nell’archivio sono custoditi testi e documenti antichi e pregiatissimi; vi spiccano la Bolla di Giulio II (1507) e il Libro delle spese diverse di Lorenzo Lotto.

Nella biblioteca, risalente al XVI sec., è custodito un patrimonio librario di circa 6.000 unità composto di edizioni rare e di pregio, giunto quasi integralmente fino ai nostri giorni.

Camminamento di Ronda della Basilica

Realizzato su progetto dell’Architetto Pontificio Baccio Pontelli, sono un superbo esempio di architettura militare del tardo quattrocento. I visitatori potranno ammirare una struttura architettonica affascinante, che apre interessanti scorci sulla fisionomia della Basilica e sul vasto e magnifico panorama della Riviera del Conero.
L’accesso al camminamento avviene tramite scalinata a chiocciola con circa 120 gradini.
Biglietto d’ingresso intero: 6 €

Museo Storico Aeronautico

Sito in corso Boccalini n. 38, ospita una raccolta unica nel suo genere in quanto custodisce centinaia di pezzi originali, in alcuni casi unici, dell’Aeronautica Militare, dalla nascita della Regia Aeronautica fino ad oggi.

La collocazione del museo a Loreto è dovuta al fatto che la Madonna Lauretana è patrona di tutti gli Aviatori.
Ingresso: Gratuito

Scala Santa (1941) fu usata sin dagli anni ’50 per favorire i pellegrini che giungevano in treno a Loreto, in quanto è una scorciatoia che collega la stazione ferroviaria al Santuario (camminamento in salita di circa 800 metri).

La Scala Santa rappresenta altresì un importante percorso devozionale: da maggio a ottobre ogni sabato alle ore 7.00 è possibile partecipare alla recita del Rosario risalendo la scalinata costellata da 15 bellissime edicole dei misteri del Rosario, contenenti pannelli in bronzo scolpiti dell’artista Guarino Roscioli e collocati in sede nel 1950.

La Scala Santa fiancheggia il Cimitero Militare di Guerra Polacco.
Il grande Cimitero di guerra polacco, consacrato il 6 maggio 1946, sorge sulle pendici del Colle lauretano, in un luogo molto suggestivo e panoramico. Vi si accede da Piazzale San Giovanni Paolo II, percorrendo un tratto della Scala Santa.

Nel sacrario sono sepolti 1.080 ufficiali e soldati del “2° Corpo d’Armata Anders” caduti sul fronte adriatico nelle battaglie per Ancona e Loreto, sul fiume Metauro e sulla Linea Gotica, durante la Seconda Guerra mondiale.
Le tombe dei soldati sono disposte su 3 terrazze; al centro, su un basamento in pietra, è situato un pennone con la bandiera polacca.
Sui quattro lati sono incisi i nomi dei luoghi delle tante battaglie combattute dai giovani soldati.
Come nel cimitero polacco di Casamassima (Bari), sull'altare al centro del cimitero è collocata una copia della Madonna: “Nostra Signora della Porta dell'Aurora”, il famoso dipinto (XVII sec.) conservato nella città di Vilnius (Lituania), simbolo del forte legame dei soldati polacchi con le terre orientali della Polonia d'anteguerra.
Nel cimitero, oltre ai cattolici, si trovano le tombe di 55 soldati di confessione ortodossa, 11 di religione ebraica, 10 evangelici ed 1 soldato di religione musulmana.
Il cimitero è affidato alla custodia delle Suore della “Sacra Famiglia di Nazareth”, congregazione religiosa fondata a Roma nel 1875 dalla religiosa polacca Franciszka Siedliska (1842-1902).

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